martedì 30 aprile 2013

Abbecedario . . .

Ecco qui un abbecedario riguardante il tema del traporto, un modo carino ed utile per poter avere ulteriori spunti per le mie discussioni

A come Aereo
B come Barca
C come Cavallo
D comeDesign
E come Energia
F come Funivia
G come Globalizzazione
H come Hybrid
I come Inerzia
L come Limiti
M come Mare
N come Navigazione
O come Ormeggio
P come Ponte
Q come Quad
R come Rotaie
S come Strada
T come Treno
U come Utilità
V come Velocità
Z come Zavorra



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sabato 13 aprile 2013

Il contributo di Leonardo da Vinci

 
 
 
 
"Il 25 novembre 1796 i manoscritti di Leonardo sottratti alla Biblioteca Ambrosiana giungevano a Parigi e dalla loro analisi il fisico italiano Giovanni Battista Venturi, allora in Francia, traeva un Essai sur les ouvrages physico-mathématiques de Leonard de Vinci, escludendo da questo gli studi vinciani sul volo, giudicandoli probabilmente solo una bizzarria chimerica.
Nel 1486 Leonardo aveva espresso la sua fede nella possibilità del volo umano: «potrai conoscere l'uomo colle sue congegnate e grandi alie, facendo forza contro alla resistente aria, vincendo, poterla soggiogare e levarsi sopra di lei». Dal 14 marzo al 15 aprile 1505 scrive parte di quello che doveva essere un organico Trattato delli uccelli, dal quale avrebbe voluto estrarre il segreto del volo, estendendo nel 1508 i suoi studi all'anatomia degli uccelli e alla resistenza dell'aria e, verso il 1515, vi aggiunge lo studio della caduta dei gravi e i moti dell'aria.
Chiama moto strumentale il volo umano realizzato con l'uso di una macchina: individua nel paracadute il mezzo più semplice di volo: «Se un uomo ha un padiglione di pannolino intasato, che sia di 12 braccia per faccia e alto 12, potrà gittarsi d'ogni grande altezza sanza danno di sé». Dall'analogia col peso e l'apertura alare degli uccelli cerca di stabilire l'apertura alare che la macchina dovrebbe avere e quale forza dovrebbe essere impiegata per muoverla e sostenerla.
La fede di Leonardo nel volo umano sembra essere rimasta immutata per tutta la sua vita, malgrado gli insuccessi e l'obiettiva difficoltà dell'impresa: «Piglierà il primo volo il grande uccello sopra del dosso del suo magno Cecero (il monte Ceceri, presso Firenze), empiendo l'universo di stupore, empiendo di sua fama tutte le scritture e gloria eterna al loco dove nacque». Un esperimento in tale senso si svolse veramente e fece da cavia il suo amico Tommaso Masini.
Durante la sua vita, Leonardo ideò numerosi concept, alcuni di essi, come la macchina volante, furono dei veri e propri prototipi. I suoi appunti contengono numerose invenzioni in campo militare: gli scorpioni, una macchina «la quale po' trarre sassi, dardi, sagitte» che può anche distruggere la macchine nemiche; i cortaldi, cannoncini da usare contro le navi; le serpentine, adatte contro le «galee sottili, per poter offendere il nimico di lontano. Vole gittare 4 libre di piombo»; le zepate, zattere per incendiare le navi nemiche ormeggiate in porto, e progetta navi con spuntoni che rompano le carene nemiche e bombe incendiarie composte di carbone, salnitro, zolfo, pece, incenso e canfora, un fuoco che «è di tanto desiderio di brusare, che seguita il legname sin sotto l'acqua».
Un altro progetto avrebbe compreso il palombaro - vi è chi ha pensato addirittura al sottomarino - a proposito del quale scrive però di non volerlo divulgare «per le male nature delli omini, li quali userebbono li assassinementi ne' fondi mari col rompere i navili in fondo e sommergerli insieme colli omini che vi son dentro». Pensa all'attuale bicicletta, all'elicottero, un modello del quale è stato realizzato nel parco del castello di Clos-Lucé, a un apparecchio a ruote dentate che è stato interpretato come il primo calcolatore meccanico, a un'automobile spinta da un meccanismo a molla e a un telaio automatico, ricostruito dal Museo nazionale della Scienza e della Tecnologia di Milano, che tesse 2 centimetri di tela al minuto, progettò la viola organista."






                                                                 
 
Ricostruzione del Carro semovente di
Leonardo da  Vinci (presso il Castello di Clos-Lucé)
 
 
 
 
 

 
                                                 Progetto di macchina volante
 
 
 
 
 
 
                      
ALI VOLANTI

Uno dei tanti studi per una macchina volante (pensata per una prova su un lago). Nel progetto sono chiare sia la posizione del pilota-guidatore sia le operazioni che deve compiere per manovrare e mantenere in volo l'apparecchio.
Il progetto risale al Codice Atlantico, 1493-1495.
 
 
 


 
BARCA A PALE
 
Un'imbarcazione pensata per essere più pratica di quella a remi.
Con le pale i manovratori azionano le grandi ruote laterali fornendo
alla barca un moto senza interruzioni.
Codice Atlantico, 1487-1489
 
 

     
                                                                                       
                                                          CARRO ARMATO
 
Leonardo idea macchine belliche nei primi anni del suo soggiorno a Milano (tra il 1483 e il 1490).
Questo è uno dei suoi progetti più ambiziosi e famosi: un carro armato protetto da uno scudo gigantesco,
dotato di una notevole forza di sparo e che poteva muoversi in battaglia. 
Avrebbe dovuto funzionare grazie a manovelle e ruote dentate, ma non fu mai costruito.
Questo disegno proviene dal British Museum, Pupham n.1030. Risale al 1485 circa.

 

 

 
 
 


 
L'ANTENATO DELL'ELICOTTERO

Il progetto è noto come l'elicottero di Leonardo: sottoposto a rotazione veloce, avrebbe dovuto sollevarsi in volo.
Leonardo individuò nell'aria, come nell'acqua, un fluido dinamico attraverso il quale poter «avvitare» una macchina simile (da cui il nome di vite aerea). Manoscritto B, circa 1489.




 
 

 
modello realizzato in legno della bici di Leonardo
    
BICICLETTA 
 
Il disegno di questa bicicletta fra le carte di Leonardo da Vinci era troppo inatteso per non destare incredulità e incertezze tra gli studiosi. Esso è venuto alla luce durante i lavori di restauro del Codice Atlantico, dopo il distacco di due mezzi fogli incollati da Pompeo Leoni alla fine del secolo XVI su un foglio di supporto di suddetto Codice. Il disegno, trovandosi sul verso di un foglio che il Leoni aveva diviso in due metà, era rimasto invisibile per oltre 360 anni, e nessuno ovviamente poteva in quel lasso di tempo aggiungere nuovi scritti o disegni. Secondo il Marinoni, autore del disegno dovette essere il piccolo allievo e modello di Leonardo detto Salaì, che è l'unica parola scritta sul foglio. L'allievo forse copiava un disegno del maestro. La trasmissione a catena con ruote a denti cubici deriva certamente dal disegno vinciano del Ms. di Madrid I, f. 10, che nessuno potè conoscere prima del 1966.
 
 
 
 
 
 
 


Ancora Medioevo . . il problema del trasporto delle merci

Le maggiori difficoltà che incontrava il commercio internazionale, nell'antichità come nel Medioevo, riguardavano il trasporto delle merci. continua . . .
 
 
Nave d a carico

Medioevo (in particolare sec. XI - XV)

Trasporti terrestri

"Man mano che si diffonde una situazione di maggiore sicurezza viene anche a formarsi un tracciato di strade piccole e grandi, per lo più in terra battuta o in pietra [1971, Roberto Lopez], che migliorano e accrescono i collegamenti tra città e contado o li rendono possibili tra città e città. A ciò si deve aggiungere che alcuni miglioramenti tecnici già utilizzati in agricoltura (nuovi tipi di attacco animale, la ferratura del cavallo) sono ben presto impiegati anche nel campo dei trasporti commerciali permettendo di trasportare, con il perfezionamento della trazione, un carico maggiore.

A questo fine concorrono anche:

- l'uso del carro a 4 ruote, più solido e più capiente, con lo svantaggio però di essere  
  inutilizzabile su strade sconnesse e melmose;
- l'introduzione delle ruote coassiali al posto delle ruote indipendenti [1971, Roberto
  Lopez] che avevano il difetto di squilibrare il carro nelle curve;
- il miglioramento dell'allevamento (incroci) e dell'alimentazione animale che moltiplica e
  irrobustisce cavalli e muli rendendoli quindi meno cari e più efficienti nei trasporti.








Trasporti convenzionali


 
 
Trasporti marittimi

I perfezionamenti nei trasporti per via mare riguardano:

- le tecniche di navigazione: scoperta della bussola, primo impiego di carte nautiche su
  cui è segnata soprattutto l'ubicazione dei porti (i portolani), introduzione del timone di
  poppa posto sull'asse dell'imbarcazione il quale, sulle navi a vela, dà maggiore mobilità
  e sicurezza del timone laterale.
- i mezzi di navigazione: vengono costruiti nuovi modelli di imbarcazione, più solidi e di
  maggior volume per contenere carichi più grandi. Al nord si dà vita al "kogge", nave di
  forma arrotondata e di notevole stazza, mentre al sud ci si affida alle più slanciate
  "galee" usate per scopi militari ma, con opportune modifiche, anche per fini commerciali
  (la galea di mercanzia).
- la legislazione marittima e commerciale: redazione di codici marittimi (Trani, Venezia,
  Barcellona, ecc.), effettuazione di controlli pubblici sulla quantità e qualità delle merci
  durante le operazioni di carico e scarico."


Nave da commercio medievale



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